Doppia materialità: che cos’è, perché conta e come applicarla (ESRS)
La doppia materialità è la base del reporting CSRD/ESRS:
un’unica lente che integra impatti su persone e ambiente con gli effetti finanziari sull’impresa, per scelte di business più solide, auditabili e comparabili.
Che cos’è la doppia materialità?
Materialità d’impatto (inside–out)
Valuta come l’impresa genera effetti positivi/negativi su ambiente, persone e diritti lungo tutta la catena del valore.
- Rilevanza = severità (scala, portata, irrimediabilità) × probabilità.
- Si applica a operazioni proprie e value chain.
Riferimenti: ESRS 1; EFRAG IG 1 & IG 2.
Doppia Materialità finanziaria (outside–in)
Valuta quanto i fattori ESG (fisici, normativi, di mercato, reputazionali) incidono su performance e struttura finanziaria.
- Rilevanza = probabilità × magnitudo degli effetti su ricavi/costi, capex/opex, liquidità, valore degli asset, costo del capitale.
- Copre orizzonti temporali coerenti con strategia e piani.
Riferimenti: ESRS 1; EFRAG/XBRL.
La CSRD (Direttiva (UE) 2022/2464) rende la doppia materialità il perno delle disclosure ESRS e introduce il concetto di IRO (Impatti, Rischi, Opportunità) come asse dell’analisi e del reporting.
Doppia materialità: Perché è importante? (oltre la compliance)
- Priorità vere: individua i temi che contano per stakeholder e bilanci.
- Allocazione del capitale: orienta capex/opex su resilienza, efficienza e innovazione.
- Linguaggio comune: allineamento con investitori, banche e assicurazioni.
- Anti-greenwashing: criteri e soglie esplicite, auditabili e comparabili tra imprese.
Guida operativa: EFRAG Implementation Guidance (IG 1 su materialità; IG 2 su catena del valore).
Obblighi aggiornati (stato al 29 agosto 2025)
- Prima ondata (imprese già NFRD): applicano CSRD dal bilancio 2024 (prima pubblicazione 2025).
- Stop-the-Clock 2025 – Direttiva (UE) 2025/794:
- Seconda ondata (grandi imprese non incluse nella prima): prima applicazione 2027, pubblicazione 2028.
- Terza ondata (PMI quotate): prima applicazione 2028, pubblicazione 2029.
- Principi e contenuti invariati (doppia materialità inclusa); cambiano i tempi.
- Semplificazioni ESRS: pacchetto “Omnibus” (26 febbraio 2025) in lavorazione; verificare gli atti finali prima di modificare la strategia di reporting.
EUR-Lex; Parlamento e Consiglio UE; EFRAG.
Tradotto per l’operatività: se sei Wave 2 o PMI quotata (Wave 3), hai più tempo ma non meno sostanza. La valutazione di doppia materialità resta il passaggio obbligato per decidere “che cosa” rendicontare secondo ESRS.
5 passi per costruire la Doppia materialità
- Contesto & perimetro – Descrivi modello di business, strategia e value chain end-to-end; raccogli fonti interne (risk map, audit, due diligence) ed esterne (norme, benchmark, standard). Output: long-list di temi potenzialmente materiali.
- Identificazione IRO – Per ciascun tema mappa Impatti, Rischi, Opportunità lungo operazioni e catena del valore; esplicita stakeholder affetti e destinatari dell’informativa.
- Valutazione – Impatti: severità (scala, portata, irrimediabilità) × probabilità. Finanza: probabilità × magnitudo su conto economico, stato patrimoniale e capitale. Documenta soglie e metriche.
- Consolidamento & soglia – Rendi confrontabili gli esiti, definisci la soglia di materialità (quantitativa e/o qualitativa), costruisci mappa/matrice e motiva le esclusioni.
- Validazione & reporting – Valida con la governance; confronta gli esiti con stakeholder chiave; collega i temi materiali a policy, target, KPI e piani (ESRS 2). Documenta processo, fonti e giudizi professionali.
Doppia materialità applicata: come Telefónica applica la doppia materialità
1) Analisi di contesto e value chain
Parte da business model, strategia e catena del valore (fornitori, reti, clienti), integrando due diligence, analisi clima, risk map e benchmark.
Coerente con EFRAG IG 2: guardare oltre il perimetro societario quando necessario a comprendere IRO e KPI.
2) Identificazione e valutazione IRO
Per ogni tema valuta impatti (chi/cosa è colpito; severità e probabilità) e rischi/opportunità finanziari (resilienza infrastrutturale, continuità del servizio, costo del capitale) con criteri di scoring documentati e ruoli chiari.
3) Consolidamento e soglia
Rende confrontabili le valutazioni e stabilisce una soglia — anche con criteri qualitativi — per distinguere ciò che entra nelle disclosure da ciò che resta monitorato.
4) Validazione e integrazione
Valida gli esiti con la governance e stakeholder chiave; integra i temi materiali in target, KPI e piani (es. resilienza delle reti, cybersecurity, decarbonizzazione, criteri ESG fornitori). Aggiornamento periodico dell’analisi.
Fonte: metodo e toolkit Telefónica (con DIRSE) e sintesi sul sito aziendale.
Che cosa insegna (lezioni trasferibili)
- La mappa inside-out aiuta a prevenire i rischi outside-in.
- La documentazione di fonti, soglie ed esclusioni rende l’analisi auditabile e difendibile.
- La matrice guida davvero capex/opex e resilienza: non è “compliance art”.
Errori ricorrenti (da evitare)
- Soglie opache – Gli ESRS chiedono di spiegare come decidi che cosa è materiale; non basta la heatmap finale.
- Perimetro corto – Ignorare la catena del valore porta a buchi sugli impatti e sullo Scope 3.
- Processo non tracciato – Senza fonti, criteri e giudizi documentati, l’assessment non è difendibile in assurance.
In sintesi operativa
- La doppia materialità unisce impatto e finanza in un unico processo decisionale.
- La CSRD la rende obbligatoria; la Direttiva (UE) 2025/794 sposta solo le tempistiche per Wave 2 e 3.
- Le EFRAG IG (IG 1 e IG 2) sono la traccia pratica per metodo, valore probatorio e auditabilità.
- Il caso Telefónica mostra il passaggio dalla teoria alla gestione: criteri chiari, soglie motivate, integrazione in target e piani.
Come può aiutarti SST
Con la Sustainability Report Platform di SST imposti e documenti la doppia materialità in modo replicabile e audit-ready: integrazione dati (anche da sistemi esterni), mappatura IRO, criteri e soglie tracciati, dashboard e reportistica coerente con ESRS. Il modo più rapido per trasformare un obbligo in vantaggio competitivo informato dai dati.
Fonti e riferimenti citati: CSRD / EUR-Lex; ESRS 1; EFRAG IG 1 & IG 2; EFRAG/XBRL; Parlamento Europeo; Consiglio dell’Unione Europea; pacchetto di semplificazione ESRS (Omnibus, 26/02/2025); Telefónica & DIRSE toolkit; Deutscher Nachhaltigkeitskodex.